L’anima (termine di orgine greca <ànemos> soffio,vento) rappresenta l’aspetto vitale di un essere vivente, distinta dal corpo materiale. In epoca moderna contraddistingue l’ essenza della personalità ma l’anima è solo coscienza o in realtà comprende in sé anche l’inconscio? Al di là di qualsiasi fattispecie scientifica , religiosa o filosofica, tale quesito se lo pone la mostra che presenta le opere di Maria Luigia Ingallati e Nagra (Graziella Massenz) ,due artiste dallo stile diversissimo ma unite nell’intento di rappresentare una realtà invisibile, una dimensione che oltrepassa il limiti del finito e le barriere della fisicità, appropriandosi del mondo delle idee. Medianità ,interiorità ,inconscio ,sono le basi di ricerca che accomunano la creatività di M.L.Ingallati e Nagra pur differenziandole nel loro modus operandi : infatti la prima è orientata soprattutto nello studio della figura realizzando una pittura vivace ,quasi naif e maggiormente nelle opere legate alle tematiche esoteriche ,quando cioè rappresenta le coloratissime ‘Carte’ del tarocco bolognese o certe vivaci figure femminili o altrettanti soggetti faunistico/ floreali. Nelle opere eseguite a tempera invece lo stile cambia , diventa più classico, addirittura romantico . In tutti i suoi quadri però domina la ricerca intimistica ,l’ essenza del sé , del mondo e della natura .
Nagra affronta le medesime tematiche con uno stile decisamente metafisico: l’artista altoatesina si addentra nel mondo ‘altro’ , in silenzio. in piena meditazione ma proprio come M.L. Ingallati , lo fa anche attraverso un’esplosione di vivacità cromatica che caratterizza tutte le sue opere ,sia le architetture ‘esoterico/visionarie’,sia le raffigurazioni paesistico/floreali dove spesso campeggia un lungo filo dorato che avvolge l’intero impianto scenico. E’ il cordone misterioso della vita che tiene unita la materia al cielo ( …come in cielo , così in terra, come in alto, così in basso : l’eterno <logos> d’Ermete Trimegisto) .
Anna Rita Delucca
Copyright